venerdì 26 agosto 2011

Rivelazioni (2)



Ogni tanto escono nuove rivelazioni dagli archivi di WikiLeaks che riguardano il fumetto.
Oggi si parla di una delle principali icone del fumetto italiano.
Pare che tutte le storie di Dylan Dog raccontate fino ad oggi siano solo una parte della verità.
Tiziano Sclavi aveva in programma di scrivere il numero 300 (in uscita in questi giorni) per raccontare la finzione dietro alla vita di Dylan Dog.
Dalle indiscrezioni emerse sembra che il protagonista avrebbe approfittato di ogni spazio bianco tra le vignette per rimepirsi di vodka e brandy, e che non avrebbe mai superato la sua dipendenza dall'alcool.
Le tante relazioni precarie con le donne sarebbero la più classica delle coperture per un orientamento omosessuale (non è chiaro se Groucho sia a sua volta coinvolto).
Sembra che un console russo a Londra abbia visto Dylan Dog a una festa vestito con camicia blu elettrico e pantaloni di lino bianco, lo avesse scambiato per Rupert Everet e gli avesse rivolto un complimento nella sua lingua. Il presunto Rupert Everet sarebbe scappato esclamando "Giuda Bastardo".

Negli ultimi anni Sclavi avrebbe voluto raccontare la verità, ma Bonelli gli avrebbe imposto il silenzio. Da qui il progressivo allontanamento dalla testata.
Le ultime vicende personali del sig. Dog, sempre più avvilenti e tristi (Dylan Dog sembra sempre più una caricatura di se stesso), sarebbero dovuto a un crollo psico-fisico dovuto all'abuso di alcool, sesso e alla finzione che ha dovuto sostenere per tutto questo tempo.
Il ministro della cultura italiano, interpretato su questi dati, avrebbe detto che "si tratta solo di un complotto comunista per attaccare il nostro paese".
I ritardi nella pubblicazione dell'intervista di Sclavi sul quotidiano l'Unità sarebbero dovuti all'imbarazzo della redazione di fronte alla verità che l'autore avrebbe rivelato senza giri di parole. L'intervista sarebbe stata profondamente ri-editata.

A proposito di KikiLeaks, segnalo l'uscita in libreria del libro su Assange, Julian Assange, la vita del fondatore di WikiLeaks (Becco Giallo), realizzata da Dario Morgante e Ginaluca Costantini. Il libro è presentato così:

Non una semplice biografia di Julian Assange o un reportage su WikiLeaks, ma un libro che parte da questi spunti per esplorare argomenti caldi come l’etica hacker, la libertà d’informazione, le basi della democrazia.

Per me è importante.

Harry

4 commenti:

  1. Ho sentito dire che Rupert Everet fu creato in laboratorio per fare pubblicità preventiva al primo numero di Danilo Cane (che era il vero nome del personaggio prima che Bonelli si innamorò di un setter inglese di nome Dylan)...

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  2. dimanisioni? ammoiati? ma che è. qui da harry le parole mi escono più sghembe del dovuto!
    chiedo venia. è il complotto.

    ps: spe che chiedo a texedit se ho scritto tutto giusto..diofà

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  3. eh akab, che vuoi fare, non si sa mai che succede nello spazio bianco.
    :)

    h.

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